Passa ai contenuti principali

Un particolare inedito nella cover di And Winter Came…

sf_horse
La foto che vedete qui a sinistra è una stampa realizzata da Simon Fowler intitolata Horse (acquistabile sul sito del fotografo inglese Smile o Frown dove troverete altre sue opere). Nella foto avrete sicuramente riconosciuto il cavallo presente sulla cover di And Winter Came… rappresentante Boreas, il Dio greco del vento del Nord e portatore dell’inverno; è lo stesso della stampa con la semplice variante di essere stato ribaltato specularmente e colorato diversamente (in questo caso frutto del lavoro del famoso studio londinese di graphic e_AWCdesign  Stylorouge che – come Fowler – nel corso degli ultimi vent’anni ha collaborato più volte con il trio). Dopo questa premessa veniamo alle cose concrete perché la cosa che ho personalmente scoperto riguardo al cavallo Boreas è davvero interessante in quanto quello riprodotto non è un semplice cavallo… Qualche mese fa studiando storia dell’arte italiana una celebre opera ha catturato la mia attenzione: si tratta del monumento equestre bronzeo di Bartolomeo Colleoni (1395/1400-1475), condottiero italiano del XV Bartolomeo_Colleoni_Andrea_Verrocchio_laterale_sinistra_01secolo (per maggiori info in italiano su questo personaggio cliccate qui; in inglese qui, in spagnolo qui), realizzato dall’artista fiorentino Andrea di Michele di Francesco di Cione detto Il Verrocchio (1436-1448) (per maggiori info sull’artista in italiano cliccate qui; in inglese qui; in spagnolo qui). L’opera, realizzata tra il 1480 e il 1483, si trova a Venezia in campo Santi Giovanni e Paolo (San Zanipolo in veneziano) sul lato destro dell’omonima basilica dedicata ai due santi su cui si apre la piazza. Ebbene il cavallo in questione è quasi identico a quello immortalato da Fowler per la coverAWC_London_launch_party dell’album And Winter Came… Prima però di analizzare nel dettaglio le somiglianze – così come le differenze – che intercorrono tra l’originale del Verrocchio e la copia di Fowler, preciso che non so con certezza a quale fonte il fotografo abbia attinto per il suo Horse: posso ipotizzare che Fowler abbia avuto sottocchio una copia del monumento equestre in questione a Londra o nei dintorni, cosa molto probabile visto che molte opere italiane nel corso dei secoli sono state oggetto di riproduzione più o meno fedeli o reinterpretate secondo il gusto dell’epoca o del committente; non escludo che possa trattarsi di una riproduzione in scala e fotografata in studio visto che durante il lancio dell’album a Londra era presente un cavallo a dimensione naturale (foto a destra). Tra le somiglianze che ho riscontrato tra l’originale e la copia ci sono i finimenti che ornano il cavallo sul petto e lungo i fianchi:

Bartolomeo_Colleoni_Andrea_Verrocchio_laterale_sinistra_particolare
e_AWC_hr_particolare

Come potete osservare dalle due foto questo dettaglio è pressoché identico; il numero degli elementi borchiati è lo stesso: una al centro sul petto, tre lungo il collo, due sulla coscia (che ovviamente si ripetono sul fianco destro per una questione di simmetria). Nell’opera del Verrocchio gli elementi borchiati rappresentano elementi zoomorfi e, da quel che ho potuto osservare da una foto in alta risoluzione, sembrerebbe trattarsi di teste leonine, mentre nel caso della cover di And Winter Came… quest’ultime sono state ridotte a semplici borchie circolari. La stessa semplificazione nella decorazione dei finimenti avviene lungo le fasce orizzontali e verticali dove nell’esempio verrocchiano compaiono elementi vegetali (presenti anche sulle briglie) che in Horse/Boreas scompaiono del tutto. Altro dettaglio simile è la criniera del cavallo:

Bartolomeo_Colleoni_Andrea_Verrocchio_laterale_sinistra_testae_AWC_hr_testa

L’acconciatura del cavallo a sinistra appare più ricca rispetto a quella a destra. Nel primo caso infatti, ai lati della criniera centrale si dispongono dei ciuffi arricciati ricadenti lungo il collo; nel secondo invece è ridotta alla sola criniera centrale. Inoltre in entrambi i casi al centro della testa, tra le due orecchie, vi è un ciuffo annodato che se nel cavallo del Verrocchio è ben visibile e appare prominente, poiché la testa del cavallo è leggermente reclinata verso sinistra (grazie anche all’angolazione da cui è stata scattata la foto), in Horse/Boreas questa è poco visibile perché la testa è rappresentata frontalmente. Stesso discorso per la coda:

Bartolomeo_Colleoni_Andrea_Verrocchio_laterale_sinistra_codae_AWC_hr_coda

L’acconciatura di entrambe è simile, direi quasi sovrapponibile; ciò che le differenzia è la dimensione e la posizione: la prima appare più infoltita alla base e collocata più in basso rispetto alla seconda. Veniamo infine alla posizione delle zampe:

Bartolomeo_Colleoni_Andrea_Verrocchio_laterale_sinistra_zampesf_horse_zampe

Come si può facilmente notare nel monumento equestre di Bartolomeo Colleoni le zampe indicanti il movimento sono quelle sul lato sinistro con la zampa anteriore sollevata, cosa che invece in Horse/Boreas avviene sul lato opposto e in maniera differente (la stampa di Fowler è stata volutamente ribaltata nella stessa direzione del monumento). Nel cavallo del Verrocchio il movimento del destriero è concitato, in quanto raffigurato in piena azione come fosse sul campo di battaglia assieme al suo fiero e impettito condottiero; al contrario in quello immortalato dal fotografo inglese, ed impiegato per la cover di And Winter Came…, il movimento è più pacato quasi fosse un cavallo al trotto, più adatto ad impersonare Boreas, il Dio greco del vento del Nord.
Lo sapevate che… inizialmente Boreas fu rappresentato come cavallo ma in seguito assunse sembianze umane? In versione antropomorfa le sue caratteristiche distintive sono le ali in corrispondenza delle spalle o ai piedi; il viso è caratterizzato dalla presenza di una folta barba e da una lunga chioma scompigliata. In altri casi il vento del Nord, e i tre restanti, sono semplicemente raffigurati da delle facce con entrambe le guance gonfie intente a soffiare, mentre i venti intermedi con una sola guancia gonfia (con l’una o con l’altra soffiante). Nella foto in basso un particolare della Torre dei Venti ad Atene (50 a.C.) con la figura alata di Boreas.

Tower_of_the_Winds_frieze_detail

Commenti

Post popolari in questo blog

A Box of Dreams in vinile

Circa una settimana fa (esattamente il 21 aprile), sui canali ufficiali della cantante ( Facebook e Instagram ) è stata annunciata l'uscita in vinile per la prima volta della compilation A Box of Dreams .  Si tratta della raccolta, suddivisa in tre tematiche ( Oceans ,  Clouds  e  Stars ) su tre cd, pubblicata nel 1997 insieme al primo best of ( Paint the Sky with Stars - The Best of Enya ) contenente 46 brani tratti dai primi album di Enya tra cui Enya  (1987) - ripubblicato in seguito con il titolo The Celts (1992) -  Watermark (1988), Shepherd Moons (1991), The Memory of Trees (1995) e Paint the Sky with Stars  (1997).  Nei 46 brani sono anche incluse quattro b-sides -  Oriel Window , Willows on the Water , Morning Glory e Eclipse - che fino a quel momento erano stati pubblicati solo in alcuni singoli. Il nuovo formato comprenderà due vinili per ciascuna tematica ed il tutto sarà realizzato in un packaging eco-friendly riciclabile al 100%. Non è dato sapere se all'inte

Celebrazione del 35° anniversario di Watermark

Ieri, 19 settembre, è stato il 35° anniversario dall'uscita di Watermark (1988 ) , secondo album di Enya ed il primo pubblicato per l'etichetta Warner .  Nella giornata di ieri sui canali social della cantante è stato annunciato il Watermark 35th Anniversary Watch Party  che è stato trasmesso nel pomeriggio sul canale  EnyaTV (YouTube) . Alle 11 tracce dell'edizione originale sono state aggiunte anche la versione inglese di Storms in Africa (Part II)  e la strumentale Morning Glory , già apparsi come b-side in alcuni singoli e nelle riedizioni successive dell'album (l'ultima è quella del 2009 per il Giappone con l'intero album rimasterizzato).  Nel montaggio video non è stato aggiunto nulla di nuovo: per Watermark  è stato utilizzato il video pubblicato due anni fa; per Exile  invece il video apparso nella colonna sonora del film  L.A. Story  (in italiano intitolato  Pazzi a Beverly Hills ) con Steve Martin  dove però sono state eliminate le parti parlate (all

A Box of Dreams disponibile digitalmente

Lo scorso 27 agosto, tramite una news apparsa sul sito della Warner Music Japan , davamo notizia sulla nostra pagina social Enya - Sail Away  del rilascio digitale della collezione A Box of Dreams .  Il sito della Warner Music Japan comunica che da domani sarà disponibile digitalmente Oceans, il primo dei tre CD... Pubblicato da Enya - Sail Away su  Giovedì 27 agosto 2020 La collezione pubblicata nel 1997, in concomitanza con il rilascio di  Paint the Sky with Stars - The Best od Enya , è una raccolta (in tiratura limitata) in un elegante box che  include tre CD suddivisi in tre tematiche ( Oceans ,  Clouds  e  Stars ) accompagnati da un bellissimo e particolare libretto . I brani in totale 46 ripercorrono la carriera di Enya dal primo album omonimo del 1987 (poi pubblicato come  The Celts   nel 1992 ) a  Paint the Sky with Stars - The Best od Enya .  Sono inoltre incluse quattro b-sides ( Oriel Window ,  Willows on the Water ,  Morning Glory  e  Eclipse ) apparse fino a quel mom